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Modalità di contagio

Le modalità di trasmissione dell’epatite Delta sono le stesse dell'epatite B, ovvero attraverso il contatto con sangue o fluidi corporei, quali lo sperma e le secrezioni vaginali, di una persona infetta. In genere, il contagio avviene a causa di rapporti sessuali non protetti, condivisione di aghi e siringhe per l'inoculo di droghe e uso promiscuo di oggetti per la cura personale (spazzolino da denti, forbicine, rasoi, ecc.). È possibile anche la trasmissione materno-fetale.


L’infezione da HDV si può verificare attraverso meccanismi differenti, quali:

La coinfezione da HDV e HBV si presenta come un'epatite B acuta, ma con una sintomatologia insolitamente grave. Le manifestazioni possono includere: stanchezza, mancanza di appetito, febbre, nausea e vomito, dolori addominali, artralgie, urine scure, ittero e malessere generale.
La superinfezione, invece, peggiora il decorso di una epatite B cronica, aumentando la possibilità di evoluzione verso la cirrosi.


Esistono alcune categorie particolarmente a rischio di contrarre l’epatite Delta5,6,ed in particolare:

  • persone con infezione HBV cronica,

  • persone non immuni ad HBV, sia per malattia naturale che per immunizzazione,

  • neonati nati da madri infette da HDV,

  • partner sessuali di persone infette da HDV,

  • persone infette dal virus dell'immunodeficienza umana (HIV) o dal virus dell'epatite C (HCV),

  • utilizzatori di droghe per via iniettiva,

  • omosessuali maschi,

  • sex workers,

  • operatori sanitari e di pubblica sicurezza a rischio di esposizione professionale al sangue o a fluidi corporei contaminati dal sangue,

  • persone sottoposte a emodialisi,

  • popolazioni indigene, come le tribù amerindiane dell'Amazzonia, la regione dell'Uttar Pradesh in India e popolazioni selezionate in Groenlandia e Rodi, Grecia.








La vaccinazione contro l'HBV (obbligatoria in Italia per tutti i nuovi nati e al dodicesimo anno di età a partire dal 1991) previene l'infezione da HDV, e quindi l'espansione dei programmi di immunizzazione infantile contro l'HBV ha portato ad una diminuzione della trasmissione e dell'incidenza dell'epatite Delta in tutto il mondo5.
Nonostante ciò, l'epatite Delta rimane endemica nei paesi mediterranei, in Medio Oriente, nell'Africa centrale e in Sud America, e rappresenta un importante onere sanitario nell'Europa centrale, dove la sua prevalenza è principalmente attribuibile all'immigrazione di individui provenienti da aree altamente endemiche7.








Le informazioni fornite sono state elaborate ed integrate, a partire da un documento di consenso sull’epatite Delta, "EPATITE DELTA Fotografia della patologia e presa in carico dei pazienti"sviluppato da un gruppo di esperti clinici, ed adattate per una più ampia diffusione e comprensione di tutti gli interessati.

Documento scaricabile online qui:
https://www.pharmastar.it/binary_files/focus_on/Focus_on___Epatite_delta_05_54702.pdf


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