Come diagnosticare l’HDV
L’epatite cronica D è una patologia che viene generalmente diagnosticata in ritardo, quando il danno epatico grave è già presente. La diagnosi tardiva, in combinazione con un basso tasso di testing nei pazienti HBsAg positivi, si traduce in generale in un ridotto tasso di diagnosi.
Solo di recente è stata implementata l’indagine molecolare per la rilevazione dell’HDV-RNA, ma attualmente solo i Centri specializzati offrono ed eseguono tale esame, tanto che solo il 40% circa dei pazienti HBV viene testato per la coinfezione da HDV.
La diagnosi di infezione Delta, data l’associazione con l’HBV, si basa su una ricerca dei marcatori dell’HDV nei soggetti positivi per l’HBsAg. Per diagnosticare un’epatite delta deve essere pertanto prima diagnosticata un’epatite B, per cui in caso il medico sospetti un’epatite virale acuta, provvede a far eseguire tutti gli esami di screening per l’epatite A, B e C, che rappresentano le forme infettive più comuni, attraverso il dosaggio nel sangue di:
- IgM anti-epatite A per l’epatite A;
- HBsAg ed IgM anti-HBc per l’epatite B;
- Anti-epatite C e HCV RNA per l’epatite C.
Nel caso in cui tali test confermano l’infezione da epatite B e le manifestazioni cliniche appaiono insolitamente gravi oppure si riscontra un acuirsi dell’infezione nell’ambito di un’epatite B di tipo cronico, vengono ricercati gli anticorpi anti-epatite D. L’utilizzazione di test per la determinazione dell’HDsAg è tuttavia limitata agli stadi precoci dell’infezione. Quando si sviluppa l’anticorpo anti-HD, come normalmente avviene nei pazienti immunocompetenti, l’antigene è “mascherato” e non è più rilevabile con i test convenzionali disponibili in commercio.
La diagnosi specifica si basa su test che determinano il genoma del virus (HDV-RNA), la sua espressione antigenica (HDsAg) e l’anticorpo prodottodall’ospite (anti-HD)89,90.
Le prime metodiche di biologia molecolare per l’HDV-RNA (PCR nested) avevano buona sensibilità, ma erano qualitative e non quantitative.
Diverse metodiche real time PCR sono ora disponibili per quantificare l’HDV-RNA e possono arrivare ad una sensibilità di 10 IU di HDV-RNA/ ml.
Sono state sviluppate varie sonde di DNA complementari all’RNA del virus, ma la più sensibile e stabile appare una sonda a RNA (riboprobe) capace di misurare viremia nell’80% dei pazienti con epatite Delta cronica91.
È importante sottolineare come modalità ed efficienza della risposta anticorpale contro l’HDV differiscano nella coinfezione e nella superinfezione.
Da un punto di vista organizzativo, in Italia vige l’obbligo di segnalare tutti i casi di epatite virale, per cui anche l’epatite D, al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (SISP) dell’Asl territorialmente competente. Una volta eseguiti gli esami di laboratorio, solitamente prescritti dal Medico di Medicina Generale, il paziente accede alla prima visita specialistica.
Lo specialista ospedaliero, sulla base degli esami di base, conferma la diagnosi o in alternativa richiede esami di laboratorio di approfondimento. Redige il certificato di patologia ai fini del riconoscimento, da parte dell’Azienda Sanitaria territorialmente competente, dell’esenzione per patologia95.
Solitamente, a questo punto lo specialista prescrive analisi di approfondimento e programma appuntamenti per individuare eventuali complicanze e/o comorbidità, attraverso esami strumentali al fine di effettuare una valutazione complessiva del quadro clinico. Redige poi la relazione clinica ed il piano terapeutico, che vengono inviati al MMG. Tale valutazione, in base alla gravità della patologia ed alla presenza/assenza di complicanze, consente di stabilire se il paziente debba essere preso in carico, seppur temporaneamente, dallo specialista o dal MMG per la gestione ordinaria.
Sono previsti i controlli periodici (visita epatologica di controllo) programmati per la rivalutazione del quadro clinico secondo il piano terapeutico personalizzato.
Le informazioni fornite sono state elaborate ed integrate, a partire da un documento di consenso sull’epatite Delta, "EPATITE DELTA Fotografia della patologia e presa in carico dei pazienti"sviluppato da un gruppo di esperti clinici, ed adattate per una più ampia diffusione e comprensione di tutti gli interessati.
Documento scaricabile online qui
https://www.pharmastar.it/binary_files/focus_on/Focus_on___Epatite_delta_05_54702.pdf
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