Evoluzione
La prognosi dell'infezione cronica è determinata prevalentemente dalla presenza o meno di replicazione virale e dal grado di danno che si determina. Circa il 50% dei portatori cronici di HBV ha una replicazione attiva, soprattutto se le transaminasi sono elevate. Essi sono a maggior rischio di progressione di malattia e la cirrosi si sviluppa nel 15-20% dei casi entro 5 anni.
La possibilità di guarigione, rappresentata dalla perdita di HBsAg si verifica molto raramente con una percentuale dell'1-2% per anno. Molti pazienti con malattia cronica hanno transaminasi nella norma e un'istologia normale, questi "portatori sani" sembrano essere immunologicamene tolleranti al virus e la loro prognosi è eccellente.
Nel caso di pazienti con un danno cronico, un rischio particolarmente importante, da non sottovalutare, è rappresentato dallo sviluppo di tumore, l'epatocarcinoma che oltre a presentarsi su fegato con cirrosi, può comparire anche su fegato con epatite senza cirrosi, in modo differente dal virus C dell'epatite in cui il tumore si presenta sempre su fegato con cirrosi. Questa caratteristiche di HBV è determinata dal differente meccanismo di azione che porta allo sviluppo del tumore; infatti HBV si "integra", entra dentro il DNA delle cellule del fegato e ne altera la replicazione (la riproduzione delle cellule del fegato, degli epatociti), portando alla formazione di cellule alterate che portano al tumore. E' quindi fondamentale effettuare i controlli periodici con esami del sangue ed ecografia per valutare la comparsa di eventuali "noduli" nel fegato per poterli curare quanto prima (vedi trattamento epatocarcinoma – sito tumori).