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Terapie complesse, effetti del supporto del farmacista nella gestione dei farmaci

L'integrazione di programmi educativi personalizzati, gestiti dai farmacisti all'interno delle strutture ospedaliere, può portare a risultati significativi nella gestione di terapie complesse

Un nuovo studio, pubblicato sull'European Journal of Hospital Pharmacy, rivela come l'integrazione di programmi educativi personalizzati, gestiti dai farmacisti all'interno delle strutture ospedaliere, possa portare a risultati significativi nella gestione di terapie complesse. Tali programmi assicurano non solo un'aderenza ottimale alle cure, ma contribuiscono anche ad un netto miglioramento della qualità di vita dei pazienti.

Epatite D: una sfida nella gestione della terapia

Il panorama sanitario odierno è caratterizzato da una crescente complessità delle terapie farmacologiche, soprattutto per le malattie croniche. In questo contesto, il ruolo del farmacista sta evolvendo, assumendo una posizione sempre più centrale nell’educazione terapeutica e nel supporto ai pazienti, come mostra il progetto EXPLAIN, sviluppato dall'Ospedale Universitario di Padova. L'epatite D è una coinfezione virale che colpisce esclusivamente i pazienti già affetti da epatite B cronica. Questa condizione aggrava il decorso della malattia epatica, aumentando il rischio di evoluzione verso la cirrosi epatica. Il trattamento disponibile in Europa, il bulevirtide, rappresenta una svolta terapeutica, ma comporta una gestione complessa che richiede un'attenta supervisione. Il farmaco, somministrato tramite iniezioni sottocutanee, deve essere ricostituito quotidianamente e conservato a temperature specifiche, rendendo indispensabile un'educazione accurata del paziente per garantire un'aderenza ottimale.

Il progetto italiano Explain

In risposta a queste sfide, il progetto EXPLAIN è stato ideato per fornire un supporto educativo ai pazienti con HDV attraverso un approccio personalizzato e pratico. Dopo la diagnosi e la prescrizione del trattamento da parte di un medico specialista, i pazienti vengono introdotti al programma educativo gestito dai farmacisti. Durante il primo incontro, i pazienti ricevono un'educazione standardizzata che copre tutti gli aspetti della gestione del farmaco, dalla preparazione alla somministrazione, fino alla gestione degli effetti collaterali. In particolare, i pazienti ricevono una formazione dettagliata che include l'uso di kit dimostrativi e la supervisione della prima autosomministrazione del farmaco. I pazienti vengono, anche, incoraggiati a fornire feedback sulla loro qualità di vita e segnalare eventuali dosi mancanti.

L’educazione del farmacista migliora aderenza e qualità di vita dei pazienti

I risultati raccolti tra agosto e dicembre 2023 sono estremamente positivi: su 21 pazienti coinvolti, il 100% ha raggiunto un'aderenza terapeutica superiore all'80% dopo il primo mese, con l'80% che ha ottenuto un'aderenza completa. Inoltre, la qualità della vita dei pazienti è significativamente migliorata, come dimostrato dall'aumento dei punteggi medi durante il follow-up. Questo modello di educazione personalizzata si è dimostrato efficace non solo nel migliorare l'aderenza al trattamento, ma anche nel promuovere un miglioramento globale del benessere dei pazienti.

L'efficacia del progetto EXPLAIN offre un modello replicabile in altri contesti sanitari, suggerendo che l'integrazione di programmi educativi guidati dai farmacisti possa diventare una componente essenziale nella cura. L’approccio proposto non solo migliora i risultati clinici, ma può anche ridurre i costi sanitari a lungo termine attraverso una gestione più efficiente delle terapie.

Fonte: farmacista33.it

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