L’epatocarcinoma nel Lazio
Latina 27 Novembre 2024 Focus sulle diverse realtà territorialiRESPONSABILE SCIENTIFICO
Prof. Adriano De Santis
PRESIDENTE
Prof. Domenico Alvaro
PRESIDENTE ONORARIO
Prof. Oliviero
L’epatocarcinoma (HCC) è il più frequente tumore primitivo del fegato ed è tra le prime cinque cause di mortalità per neoplasie. Questo raramente insorge
nel contesto di un fegato sano, rappresentando invece spesso una complicanza delle malattie epatiche croniche quali la cirrosi epatica, di diversa eziologia:
infezioni croniche da HBV, HCV, abuso etilico, malattie metaboliche, autoimmunità, etc. Il riconoscimento precoce dei pazienti a rischio è cruciale per la
implementazione di programmi di sorveglianza. Da questo punto di vista è necessario coinvolgere tutte le figure professionali, dal medico di medicina
generale, ai medici specialisti delle ASL ed a quelli ospedalieri di diverse discipline che attraverso una anamnesi accurata e l’applicazione dei programmi
di screening per le patologie virali croniche quali, ad esempio, quella in corso per il riconoscimento della infezione cronica da HCV possono portare ad un
anticipo della diagnosi di HCC.
La diagnosi può essere posta sia in modo non invasivo mediante imaging con contrasto (CT/RM), sia tramite biopsia epatica.
Quando la diagnosi viene effettuata in stadi precoci è possibile candidare il paziente a trattamenti curativi, come la resezione chirurgica, le terapie ablative
ed il trapianto di fegato. Ma anche per gli stadi più avanzati sono disponibili valide opzioni terapeutiche sia di tipo radiologico interventistico (TACE in
diverse modalità o TARE) che farmacologiche, queste ultime in rapida evoluzione dopo anni di assenza di qualsiasi opzione di questo tipo.
La distribuzione delle risorse sul territorio, purtroppo, non risulta uniforme e non tutti i Centri laziali dispongono di tutte le opzioni diagnostiche e terapeutiche.
A tal proposito sarà somministrata una Survey agli iscritti e ai relatori i cui risultati saranno discussi nel corso dell’evento. Per tale motivo appare
fondamentale individuare le criticità delle varie realtà per poter elaborare una strategia che favorisca anche la formazione di una Rete Territoriale per la
gestione dell’epatocarcinoma.
L’evento ha quindi l’obiettivo di uniformare e standardizzare il management delle principali patologie con cui, quotidianamente, si confronta sia l’ospedale
che il territorio.
Alla tavola rotonda sul tema: Partire dal presente per realizzare la parità di accesso alla diagnosi ed alla cura dell’epatocarcinoma, partecipa Francesco Silvia Associazione EpaC
Redazione EpaC