Epatite B e Delta: la nuova stima di EpaC pubblicata su Liver International

Accanto al tema dell’HCV v’è però anche quello dell’epatite B e Delta, infezioni ricomprese nella strategia OMS di contrasto alla diffusione delle epatite virali.
In Italia l’HBV è sicuramente una infezione che può essere confinata ad alcune fasce d’età e gruppi di popolazione, per effetto della vaccinazione obbligatoria che, di fatto, ha reso immuni la quasi totalità delle persone al di sotto dei 46 anni d’età. Tuttavia, il numero di soggetti portatori dell’infezione è rilevante: si tratta essenzialmente di soggetti al di sopra dei 46 anni, molti nella fascia over 55, oltre che di soggetti, senza distinzione d’età, di immigrazione recente o di lungo periodo, provenienti da aree ad alta prevalenza, come Est Europa, Africa ed Asia.
Pertanto l’epatite B è una patologia tutt’altro che di secondaria importanza in termini di diffusione.
A questo vanno aggiunti altri importanti elementi:
- esistono infezioni sommerse.
- Esiste una notevole ”confusione” nella conoscenza e interpretazione dei test per la rilevazione dell’infezione.
- L’informazione sulle opportunità di terapia, sul monitoraggio e addirittura sulla necessità di essere adeguatamenti seguiti da uno specialista sono spesso carenti tra i pazienti.
La prevalenza dell'infezione da HBV è variabile nel mondo e in Italia non vi sono molti dati recenti e attualizzati sul reale numero di pazienti con una diagnosi nota di Epatite B, così come disponibili solo stime sul numero di persone inconsapevoli dell’infezione.
Pertanto, vi è una significativa necessità di identificare l'epidemiologia dell'infezione da HBV, almeno una stima di quelli con una diagnosi nota.
Per quel che concerne l'infezione da virus Delta dell'epatite (HDV), è riconosciuta come la forma più grave di epatite virale.
Si stima che 9-60 milioni di persone siano infette da HDV, con un'ampia variabilità tra paesi/regioni. Tuttavia, la vera prevalenza dell'infezione da HDV non è completamente compresa a causa di dati insufficienti e diagnosi insufficienti.
In Italia non è stata ancora stabilita la reale prevalenza dell'infezione da HDV.
Per poter contribuire a dare una prima risposta a questo bisogno di informazioni, abbiamo ideato una progettualità mirata ad ottenere una prima stima reale ed aggiornata del numero delle persone con diagnosi NOTA di HBV e HDV in Italia.
Seguendo un modello ormai ampiamente collaudato e validato, che ci ha permesso negli anni di elaborare prima una stima del numero di persone con diagnosi di epatite C e poi quello del numero di persone con cirrosi epatica, abbiamo avviato questa indagine attraverso una duplice attività:
- Raccolta delle esenzioni specifiche per patologia
- Sondaggio dedicato ai pazienti con diagnosi nota
- Sondaggio diretto a strutture ospedaliere specializzate nel trattamento e monitoraggio di pazienti con diagnosi di epatite B/Delta
La raccolta dati è stata seguita da una lunga ed accurata analisi degli stessi, che ci ha permesso di ottenere un risultato straordinario: la prima stima aggiornata del numero di pazienti con diagnosi nota di epatite B e delta presenti in Italia.
Il lavoro, coordinato scientificamente dal prof. Mauro Viganò e dal dottor Alessandro Loglio, è riuscito a fornire una stima sulla base di dati reali e non proiezioni statistiche, fornendo risultati tali da essere stato accettato e pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Liver International.
“Diagnosed Patients With Chronic Hepatitis B and Delta Virus in Italy in 2024: An Estimation From a National Real-World Database”
Link: https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/liv.70336
L'obiettivo dello studio è stato quello di descrivere l'epidemiologia di Epatite B e Delta in Italia nel 2024 sulla base di dati del mondo reale ed è per questo che ci preme sottolineare ed evidenziare questo passaggio che riteniamo essere una prima ed utile base per le scelte in materia di cura e politiche sanitarie legate all’Epatiti B e Delta: partendo dal numero totale di esenzioni per epatite cronica B (CHB) e Delta (CHD) in Italia e utilizzando indagini ottenute da 30 centri specializzati su un campione rappresentativo di persone con HBV e HDV, abbiamo stimato il numero di pazienti adulti con diagnosi di HBV o HDV in Italia nel 2024:
- HBV: 111.960;
- HDV: 9.360.
Cogliamo l’occasione per ringraziare chi ha collaborato per la realizzazione dell’indagine, a partire da coloro che hanno compilato il sondaggio sul nostro portale, gli Assessorati alla Salute e tutte le istituzioni che hanno fornito i dati fondamentali per la stima, nonché i tanti clinici da Nord a Sud, il cui supporto, gratuito e volontario, resta impagabile.
La soddisfazione per il risultato raggiunto è enorme e questo ci incoraggia ad affrontare sfide sempre più difficili, con progettualità nuove che cercheranno di dare continuità ai risultati di recente ottenuti, con l’obiettivo di raccogliere dati preziosi da fornire ai decisori per la programmazione sanitaria sulle infezioni epatiche.
Ci auguriamo che questa nuova indagine EpaC possa ripercorrere i passi delle precedenti e, oltre che dare una dimensione aggiornata della epatite B in Italia, possa essere di stimolo e di spone per l’avvio di azioni e di riflessioni importanti e necessarie per la popolazione.

























