Aumentano in Campania le malattie del fegato e dell’apparato digerente
Presso l’Azienda Ospedaliera “Vanvitelli” nasce l’U.O.C. di EpatogastroenterologiaNAPOLI. In Campania si sono moltiplicate nell’ultimo decennio le diagnosi di patologie a carico del fegato e dell’apparato digerente. Una vera e propria emergenza che richiede una risposta basata su competenze, tecnologie e professionalità. L’Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Vanvitelli di Napoli, attraverso l’Unità Operativa Complessa di Epatogastroenterologia, ha scelto di unire le competenze assistenziali maturate da una lunga tradizione di Scuola Gastroenterologica ed Epatologica all’innovazione derivante dalla ricerca e ha così ampliato la gamma di servizi a disposizione dei pazienti.
«L’offerta assistenziale – spiega il professor Alessandro Federico - si estrinseca attraverso una rete professionale capillare, che consente l’individualizzazione dei percorsi diagnostici e la personalizzazione dei protocolli terapeutici». Una programmazione fortemente voluta dal Direttore Generale Ferdinando Russo e del Direttore Sanitario Pasquale Di Girolamo Faraone, che hanno inteso fare dell’Epatogastroenterologia il fulcro delle attività assistenziali, con diverse tipologie di ambulatori, servizio di day hospital, day service e di ricovero ordinario. L’attività ambulatoriale, coordinata dal professor Alessandro Federico, è affidata all’esperienza dei dottori Marco Niosi e Marcello Dallio per le competenze epatologiche e delle dottoresse Antonietta Gravina e Paola Ciamarra per la gestione delle patologie del tubo digerente.L’ambulatorio dedicato alla gestione delle malattie croniche di fegato ad eziologia virale, dalle quali storicamente la Campania risulta tristemente flagellata, garantisce la prescrizione di farmaci innovativi in grado di “controllare” il virus dell’epatite B ed eradicare quello dell’epatite C.
«Per i soggetti con problematiche metaboliche del fegato (steatosi epatica) – spiega il professor Federico - è attivo un ambulatorio dedicato nel quale, nell’ottica di un inquadramento completo, viene eseguita anche una valutazione dello stato nutrizionale (con l’ausilio di una biologa nutrizionista) attraverso impedenziometria, V-Scan, bracciale metabolico e indagine nutrizionale computerizzata, oltre ad una valutazione psicologica (con l’ausilio di una psicologa del comportamento alimentare). Esami finalizzati a garantire al paziente una corretta indicazione dietetico-comportamentale-farmacologica».
Per ciò che attiene l’endoscopia digestiva, presso la U.O.C. di Epatogastroenterologia si effettuano esofagogastroduodenoscopie e pancolonscopie con ileoscopia retrograda diagnostiche ed operative in regime ambulatoriale e di ricovero ordinario, day hospital e day service per tutte le Unità Operative dell’Azienda Ospedaliera e per utenti esterni previa prenotazione CUP. In particolare, si effettuano polipectomie, legatura di varici, trattamento con argon plasma coagulation, dilatazione di stenosi esofagea e/o colica, posizionamento di protesi, posizionamento di PEG-j per pazienti con malattia di Parkinson, elettroporazione [MD1] di tumori. Tutte le procedure diagnostiche ed operative vengono eseguite con assistenza anestesiologica continua, sotto la direzione della professoressa Caterina Pace, in sala endoscopica. L’U.O.C. di Epatogastroenterologia è centro di riferimento regionale per le malattie rare abilitato al trattamento, gestione e certificazione ed il professor Alessandro Federico è, inoltre, referente unico per l’Azienda Ospedaliera per la prescrizione di nuovi farmaci per la colestasi intraepatica familiare progressiva.
Fonte: ilroma.net