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Alcohol Prevention Day. Otto milioni i consumatori a rischio

3 milioni e 700 mila i binge drinker. 770 mila hanno già un danno da alcol non intercettato. I dati Iss 2022

I consumi dilagano soprattutto nelle fasce più vulnerabili della popolazione: minori, adolescenti, donne e anziani. E proprio nella popolazione anziana si registrano le più elevate frequenze di consumatori dannosi con disturbi da uso di alcol non intercettati. Trend in costante aumento dei consumi fuori pasto, soprattutto tra le donne (23,2%): 1milione si ubriaca 

Il consumo di alcol non rallenta la sua corsa tradendo le attese. Non solo i consumatori a rischio crescono nel 2022, ma la frequenza di quanti ricorrono all’alcol aumenta tra i target di popolazione più vulnerabili, quindi minori, giovani, donne e soprattutto anziani. Proprio tra questi ultimi si registrano le più elevate frequenze di consumatori dannosi con disturbi da uso di alcol non intercettati. Non sono da meno i giovani: consumano alcol circa 1.310.000 tra gli 11 e 24 anni, di cui 650mila sono minorenni. L’alcol impazza tra le donne: sono circa 2,5 milioni con il 15,5% di consumatrici a rischio tra le minorenni 11-17enni. Si tende a bere soprattutto fuori pasto, in particolare proprio tra la popolazione femminile (23,2%) con 1 milione di donne che si ubriaca.

E così a conti fatti nel 2022 circa 8 milioni di italiani di età superiore a 11 anni (pari al 21,2% degli uomini e al 9,1% delle donne) hanno bevuto una quantità di alcol tale mettere la propria salute a rischio. Sono ben 3milioni e 700 mila le persone che hanno bevuto per ubriacarsi e per 770mila italiani il consumo di alcol è stato così alto da provocare un danno a livello fisico o mentale.

Questa l’istantanea scattata dall’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità (Ona-Iss) che, in occasione dell’Alcohol Prevention Day (Aod), ha rielaborato attraverso il Sisma (Sistema di Monitoraggio Alcol), anche per il Programma Statistico Nazionale, i dati della Multiscopo Istat. Dati che verranno presentati ufficialmente il prossimo 18 aprile, nel corso di un workshop internazionale in programma presso la sede dell’Iss.

I numeri parlano chiaro: i consumatori a rischio sono aumentati, in particolare tra gli uomini, e rimane distante il raggiungimento degli Obiettivi di Salute Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite

“I consumi di alcol in Italia evidenziano una situazione consolidata e preoccupante di aumento del rischio che dilaga nelle fasce più vulnerabili della popolazione: minori, adolescenti, donne e anziani – ha affermato Emanuele Scafato, Direttore dell’Ona-Iss – al fine di delineare la roadmap di una rinnovata prevenzione nazionale e regionale, la più efficace possibile, è necessario intercettare precocemente tutti i consumatori a rischio e assicurare alle cure quelli con danno e alcoldipendenti, a sostegno delle persone, delle famiglie e degli obiettivi delle strategie europee e globali in cui siamo impegnati”.

Ma vediamo nel dettaglio i dati emersi.

Il quadro dei 36 milioni di consumatori di alcol in Italia, pari al 77,4% dei maschi e al 57,5% delle femmine - è ricco di dettagli. Dieci milioni e duecentomila italiani sopra i 18 anni hanno bevuto alcol quotidianamente. Tra i consumatori a rischio, preoccupano soprattutto i giovani (circa 1.310.000 tra gli 11 e 24 anni, di cui 650mila minorenni) e le donne (circa 2,5 milioni, con il 15,5% di consumatrici a rischio tra le minorenni 11-17enni).

Spiccano i 3,7 milioni di binge drinker, soprattutto maschi di tutte le età (104mila sono minori). Su questo fronte, segnala l’Iss, si registra una diminuzione verso i livelli del 2020, ma non per le donne che sono stabili e non accennano a voler diminuire i consumi tesi all’intossicazione.

I consumatori dannosi di bevande alcoliche sono stati 770mila. Fra le donne si continuano a registrare numeri elevati, sono infatti 290.000 le consumatrici con danno da alcol. Dei 770mila consumatori dannosi con Disturbi da Uso di Alcol (DUA) in necessità di trattamento, solo l’8,2% è stato intercettato clinicamente, per un totale di 62.886 alcoldipendenti in carico ai servizi del Ss, con costante e preoccupante diminuzione rispetto ai consumatori dannosi attesi.

Insomma uno scenario preoccupante, confermato anche dai dati del sistema Emur del ministero della Salute: nel 2022, si sono registrati 39.590 accessi al Pronto Soccorso - di cui il 10,4% richiesto da minori - con un incremento del 12.1% in un anno.

Fonte: quotidianosanita.it


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