ACE in Senato, convegno sulle EPATITI VIRALI: screening e accesso alle cure - Un piano nazionale per sconfiggere la malattia

Mercoledì 26 Giugno 2013, Senato della Repubblica
Nel 2012, il Dipartimento della Prevenzione del Ministero della Salute, dopo le richieste di medici e pazienti, ha dato vita ad una serie di attività finalizzate a recepire in Italia la risoluzione 63.18 OMS del 2010 sulle epatiti virali.
Lo scorso anno, proprio in occasione di un convegno organizzato in Senato con Alleanza Contro l’Epatite, è stata presentata la nomina di una Consulta per le Epatiti (costituita dai massimi esperti del settore, medici e pazienti) con l’obiettivo di licenziare, per la prima volta, il Piano Nazionale per la Lotta alle Epatiti Virali (PN.LEV). La prima bozza del PN.LEV è stata presentata in concomitanza della Seconda Celebrazione Italiana della Giornata delle Epatiti, tenutasi presso il Ministero della Salute lo scorso 29 novembre.
L’evento “Le epatiti virali: screening e accesso alle cure. Un piano nazionale per sconfiggere la malattia” vuole essere un momento di discussione tra tutti gli stakeholder implicati per comprendere lo stato di avanzamento dei lavori sul tema, e su due sottogruppi di lavoro particolarmente importanti focalizzati su impatto sociale ed epidemiologia e prevenzione.
Obiettivo dell’incontro è quello di far conoscere lo stato dell’arte del piano a tutti gli attori chiave del SSN, ed ottenere il necessario finanziamento da parte dei policy-maker nazionali e regionali, alla luce dell’emergenza che le epatiti virali rappresentano in Italia.
Per fare ciò, Alleanza Contro l’Epatite, accordo nato tra la Fondazione Italiana per la Ricerca in Epatologia (FIRE Onlus), con il supporto scientifico di AISF (Associazione Italiana per lo Studio del Fegato), e l’Associazione EpaC Onlus (Associazione malati epatopatici che raccoglie circa 20.000 pazienti), nelle persone del Professor Antonio Gasbarrini e Ivan Gardini, membri della Consulta per le Epatiti, ha coinvolto politici, clinici, farmacoeconomisti e i diretti interessati, i pazienti, per continuare a sostenere la battaglia iniziata due anni fa per l’introduzione delle epatiti nei Piani Sanitari Nazionali e Regionali, come richiesto dalla risoluzione OMS, al pari di altre malattie già riconosciute prioritarie in Italia.
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