Accordo tra regione, Federfarma e Confservizi per la distribuzione diretta nelle farmacie di medicinali prescritti con piani terapeutici personalizzati e contenuti in un elenco nazionale
Bologna, 13 marzo 2007
La Giunta regionale ha approvato un accordo siglato tra l´assessore alle Politiche per la salute, Giovanni Bissoni, e le rappresentanze di Federfarma e Confservizi per la distribuzione da parte delle farmacie del territorio di medicinali finora erogati, salvo qualche eccezione, direttamente dalle farmacie degli ospedali o da "punti farmacia" delle Aziende Usl. Si tratta di farmaci contenuti in un prontuario nazionale, stabilito dal Ministero della salute, che nella maggior parte dei casi sono soggetti a prescrizione attraverso piani terapeutici personali predisposti da uno specialista del Servizio sanitario regionale, la cui assunzione richiede costanti controlli nel tempo (ad esempio, antipsicotici, farmaci per il diabete, per l´epatite cronica, per il morbo di Parkinson, per l´Alzheimer, per l´infertilità, per patologie dell´endometrio).
Dal primo aprile 2007 - nei territori delle Aziende Usl di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Imola, Forlì, Rimini - e dal 1° giugno in tutta l´Emilia-romagna, i cittadini con prescrizioni di farmaci inclusi in questo elenco non dovranno più essere indirizzati alle farmacie degli ospedali o ai "punti farmacia" delle Aziende Usl, ma potranno recarsi nelle farmacie più vicine alle proprie abitazioni. Oltre a garantire ai cittadini maggiore semplicità di accesso ed omogeneità del servizio in ambito regionale, l´accordo rende possibile una più ampia valorizzazione del ruolo delle farmacie convenzionate, quali centri collegati con gli erogatori di servizi socio-sanitari essenziali e con i professionisti e le strutture del Servizio sanitario regionale.
L´accordo consente inoltre un contenimento della spesa farmaceutica, in quanto l´approvvigionamento di questi farmaci viene fatto dal Servizio sanitario a costi più bassi di quelli possibili per le farmacie convenzionate, e il pagamento alle farmacie del territorio è limitato al solo rimborso dei costi di gestione. E rappresenta un contributo alla discussione in corso, a livello nazionale, sul rinnovo dell´accordo collettivo che disciplina i rapporti tra il Servizio sanitario nazionale e le farmacie, in particolare per quanto riguarda le innovative modalità di remunerazione delle farmacie e la riconosciuta necessità che la formazione dei farmacisti convenzionati sia, in prevalenza, legata agli obiettivi del Servizio sanitario.
L´accordo non riguarda la distribuzione diretta di farmaci, da parte delle farmacie degli ospedali e dei "punti farmacia" delle Aziende Usl, erogati a seguito di dimissione da ricoveri, di visita specialistica, ad ammalati con più patologie e conseguenti terapie complesse, e agli ammalati assistiti a domicilio.