7 novembre 2025 - Malattia epatica steatosica associata a disfunzione metabolica (MASLD)
Prevenzione, innovazione e multidisciplinarietà
Il rinnovato team della sezione AIGO Puglia, sotto l’egida del direttivo Nazionale, ha deciso di intraprendere un percorso formativo nell’ambito delle patologie gastrointestinali destinato ai Gastroenterologi pugliesi nell’ottica di contribuire allo sviluppo della rete pugliese. L’obiettivo di questi incontri sarà quello di confrontarsi su aspetti pratici che quotidianamente affrontiamo nell’ambito della nostra attività e di cercare di standardizzare i nostri comportamenti al fine di migliorare l’assistenza ai pazienti. Il secondo incontro monotematico è dedicato alla MASLD, condizione morbosa la cui gestione non sempre è facile dato il gran numero di pazienti affetti e quindi le varie comorbidità e i trattamenti plurifarmacologici a cui sono soggetti.
A livello mondiale, l’obesità interessa il 25% della popolazione e, mentre negli adulti è più che raddoppiata dal 1990, negli adolescenti è quadruplicata. Nel 2022, una persona su 8 nel mondo soffriva di obesità, 2.5 miliardi di adulti (dai 18 anni in su) erano in sovrappeso e di questi 890 milioni convivevano con l’obesità. La malattia epatica steatosica associata a disfunzione metabolica (MASLD) è frequentemente presente nei soggetti in sovrappeso e obesi e pertanto oggi rappresenta un grosso problema di sanità pubblica a causa della sua potenzialità evolutive verso la cirrosi con le sue serie complicanze e verso l’epatocarcinoma. La comunità medica ha pertanto il compito di inquadrare precocemente la MASLD e di facilitare e migliorare i percorsi diagnostici e terapeutici. I medici di medicina generale sono i primi a venire in contatto con questi ipotetici pazienti e potrebbero già intervenire subito dato che la popolazione a rischio è ben nota (persone appunto in sovrappeso o obese, con diabete tipo 2, dislipidemia, ecc…), si ha a disposizione un test di screening facilmente disponibile quale è l’ecografia e test bioumorali non invasivi semplici da utilizzare per stratificare il rischio (punteggi FIB-4 ed ELF). La MASH (steatoepatite associata a disfunzione metabolica) colpisce oltre il 5% degli adulti e più del 30% dei pazienti con diabete o obesità. È caratterizzata da steatosi epatica, infiammazione lobulare e rigonfiamento epatocellulare con accelerazione nella progressione della fibrosi. E solo nel momento in cui PROGRAMMA SCIENTIFICO risulta concreto il sospetto di una fibrosi epatica significativa, il soggetto deve essere indirizzato dallo specialista che potrà quantificare la steatosi epatica e stadiare la fibrosi attraverso la elastosonografia ed eventualmente decidere di sottoporre il paziente ad una biopsia epatica. Gli interventi sul soggetto poi saranno molteplici e finalizzati a migliorare lo stile di vita, aggiustare l’alimentazione e infine utilizzare i trattamenti farmacologici più efficaci fino ad arrivare alla chirurgia bariatrica nei casi più severi.
Il corso è stato strutturato in una serie di relazioni frontali con l’obiettivo di evidenziare la dimensione del problema e le problematiche gestionali e da sessioni pratiche focalizzate sulla diagnostica.
Fonte: sanita.puglia.it


























