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Malattie autoimmuni

effetti collaterali da interferone

perdita della memoria
buongiorno, una domanda: ho effettuato il trattamento con pegasys 180 per 52 settimane, durante le stesse ho avuto i probeli che sembrano aver avuto tutti tra i quali la perdita della memoria a breve e lungo periodo. il trattamento è terminato il 24 giugno dello scorso anno e da novembre, non avendo ottenuto risultati, ho cominciato con viread. ora la viremia si è abbassata da >115.000 a 15.000 (eran due anni che si trovava a quel dato) con transaminasi ancora sopra la norma ( 50-110). il problema è questo, terminata la terapia con ifn credevo sarebbe tornato tutto alla normalità, in realtà ancora oggi ho problemi di memoria, dimentico tutto, perdo le cose o meglio non ricordo dove le metto, spesso non ricordo cosa ho fatto la sera prima come ad es. ieri: ho chiesto a un mio amico cosa avessimo fatto il giorno prima in quanto ricordavo che eravami usciti ma nn ricordavo cosa (eravamo andati a cena fuori e cinema!), ho problemi nel parlare in quanto spesso non mi vengono le parole e ho difficoltà quando spiego le cose a formare frasi logiche. i miei amici mi dicono che è la vecchiaia.. ma per me non è normale: prima del'ifn leggevo libri in 3 ore e preparavo esami a giurisprudenza con 2-5 gg con un'ottima media. ora vado agli esami e non ricordo nulla dopo mesi.. è possibile che sia ancora un effetto dell'ifn, può avermi provocato danni irreversibili? ci sono test per verificare tutto ciò?o è un effetto del viread che devo prendere a vita? il mio medico di base dice che non si sa che danni l'ifn può provocare e che dovevo firmare un consenso informato sul farmaco ( io non ricordo se l'ho fatto) ma in pratica si è lavato le mani. lo specialista non ha saputo darmi una risposta, ed io non so cosa fare e a chi rivolgermi. grazie
Dott.ssaL.PasuloMedico Specialista in Malattie del fegato e del Ricambio Ospedali Riuniti Bergamo

pensa che debba rivolgersi ad un neurologo.
gli effetti dell'interferone solitamente regrediscono completamente entro sei mesi, a meno che non si siano scatenate patologie autoimmuni.

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